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Recupero, salvataggio e rimorchio di imbarcazioni

18 Aprile 2014

Recupero, salvataggio e rimorchio di imbarcazioni

Che differenza c’è tra il recupero, il salvataggio ed il rimorchio di un’imbarcazione? DI certo un aspetto importante è rappresentato dal compenso dovuto al soggetto che interviene, scopri le differenze!

La stagione nautica è vicina ed è utile ricordare la differenza tra salvataggio, recupero e rimorchio di un’imbarcazione, qualora ci si dovesse trovare in condizione di richiedere un supporto in mare.

La differenza principale da acquisire è quella del compenso da riconoscere al soggetto che interviene per una di queste tre operazioni. Tale compenso è espresso in termini di percentuale del valore dell’imbarcazione soccorsa in mare (ad esempio, il 2% del valore dell’imbarcazione deve essere corrisposto al soccorritore, oppure, il 20% del valore dell’imbarcazione etc.), con una percentuale diversa a secondo del tipo di soccorso.

RECUPERO

Iniziamo dal recupero, il più oneroso, che dati i rischi ed i costi affrontati dal soccorritore prevede un compenso pari al 33% del valore dell’imbarcazione! Questa alta percentuale è giustificata dalla condizione ‘fuori controllo’ dell’imbarcazione e dalla sua posizione sconosciuta all’armatore.

SALVATAGGIO

Il salvataggio presuppone invece un intervento più mirato, evitando al soccorritore la fase di ricerca dell’imbarcazione. Per questo il compenso si aggira tra l’1% ed il 5% del valore dell’imbarcazione.

RIMORCHIO

Il rimorchio è infine il servizio meno oneroso per l’armatore, il quale dovrà riconoscere al soccorritore solamente le spese sostenute per il rimorchio.